Valutazione del rischio incendio con il metodo F.R.A.M.E.
Nuovo metodo Fire Risk Assessment Method for Engineering: valutazione del rischio incendio
Data pubblicazione: 12/09/2023
Con l’entrata in vigore del D.M. 3 agosto 2015 e ss.mm.ii. la valutazione del rischio incendio assume un aspetto fondamentale nell’analisi delle attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco.
La ISO 31010 (Risk management — Risk assessment techniques) fornisce un elenco di tecniche di valutazione del rischio e la loro capacità di identificare e/o valutare il rischio incendio. Nello standard sono descritte molte tecniche, tra le quali: liste di controllo, what-if, analisi dell’albero dei guasti e degli eventi e matrici di probabilità di conseguenza.
Il metodo F.R.A.M.E.
Il metodo F.R.A.M.E. (Fire Risk Assessment Method for Engineering), secondo la classificazione data nella norma, rientra nella categoria dei “metodi per la valutazione del rischio a indici “. Un indice di rischio, secondo la definizione dello standard, è una misura semi-quantitativa del rischio, che viene derivata utilizzando un approccio di punteggio con scale ordinali. Gli indici consentono di stilare una classifica di rischio sulla base di un criterio comune e consentono di condensare in un unico punteggio numerico il livello di rischio una serie di fattori che hanno un impatto sul livello di rischio. Gli input sono derivati dall’analisi del contesto (descrizione del sistema), considerando vari parametri al fine di superare i limiti dei giudizi qualitativi.
Il metodo è stato concepito per affrontare, in modo semplificato, la complessità associata ad un approccio quantitativo alla stima sia della probabilità che della frequenza. I parametri derivano da una varietà di valori utilizzati per creare indici che descrivono un contesto specifico. Il modello ha lo scopo di garantire una comprensione del rapporto tra modifiche progettuali e variazioni del rischio di incendio risultante, laddove eventuali modifiche possano essere associate a problemi tecnici e/o gestionali.
Il metodo trae le basi dal metodo descritto nella letteratura scientifica come metodo Gretener, questo metodo può essere utilizzato per calcolare il rischio di incendio di edifici industriali e altri tipi di edifici. Il metodo è stato tra i primi a considerare la possibilità di descrivere il livello di rischio di incendio ricorrendo a valutazioni aritmetiche.
Le caratteristiche principali di Il metodo F.R.A.M.E. sono:
- Un’adeguata strategia di sicurezza antincendio può essere ottenuta da un equilibrio tra la minaccia di incendio, la protezione antincendio e l’esposizione al fuoco;
- Un grande incendio si verifica quando tutti i sistemi di protezione falliscono;
- Per ogni compartimento viene elaborata una strategia antincendio e valutata in base all’esposizione all’incendio degli occupanti, degli edifici e delle attività.
In F.R.A.M.E. il livello di rischio per la proprietà è dato da:
R = P / (A x D)
Dove gli indici principali rappresentano:
- P – Livello di Rischio Potenziale (Potential Risk), riflette la gravità dell’incendio
- A – Livello di Rischio Accettabile (Acceptable Risk Level), misura il livello di esposizione; un rischio diventa meno accettabile quando l’esposizione è maggiore. Gli elementi che definiscono il livello di esposizione sono la presenza di fonti di ignizione, il valore dell’edificio e del contenuto, le circostanze di evacuazione e l’importanza economica dell’attività.
- D – Livello Protezione (Protection Level), definisce come l’edificio è protetto contro l’incendio. La probabilità di un incendio è il valore inverso del livello di protezione.
- R è il livello di rischio risultante (che è diverso per occupanti, edifici e attività).
Rispetto ad altri metodi, F.R.A.M.E. ha una caratteristica specifica: la differenziazione tra due diversi gruppi di indici, associati a target diversi (cioè rischi per le persone e rischio per i beni) come previsto dal D.M. 3/8/2015 con i parametri Rvita e Rbeni.