Rischio seppellimento
Procedura operativa per la stima, la valutazione e il trattamento del rischio di seppellimento nelle attività di scavo, nei cantieri temporanei mobili.
(A cura del Geom. Parisi Giuseppe – consulente per la sicurezza Namirial S.p.A.)
Fra le attività ad alto rischio di infortunio, come quella di scavo, la valutazione dei rischi costituisce il punto di partenza fondamentale per la sua esecuzione in sicurezza.
Gli scavi, dopo le cadute dall’alto, sono la fonte del maggiore numero di incidenti nel settore delle costruzioni.
Il D.Lgs.n.81/2008, nel Titolo IV, Capo II, Sezione III, artt. 118,119,120 e 121, ha fornito alcuni fra i riferimenti fondamentali, anche se non esaustivi, per effettuare la valutazione.
L’esposizione al rischio la sicurezza per il lavoratore che effettua attività di scavo è particolarmente elevata; il rischio iniziale può essere eliminato e/o ridotto attraverso: l’individuazione e l’adozione delle misure di prevenzione e di protezione a carattere organizzativo; l’individuazione e l’adozione delle misure di prevenzione e di protezione a carattere tecnico; l’individuazione e l’adozione dei DPC (dispositivi di protezione collettiva); l’aggiornamento di misure e di sistemi di prevenzione e di protezione in relazione ai mutamenti organizzativi e all’evoluzione della tecnica; l’individuazione e l’adozione dei DPI (dispositivi di protezione individuale).
Per la gestione dei rischi associati al fattore di pericolo seguiremo il modello di analisi, valutazione e trattamento del rischio proposto dalla norma UNI 31000:2010.
Come primo STEP per una corretta pianificazione della sicurezza è necessario condurre un’analisi e una valutazione del rischio di seppellimento per tutte le attività e lavorazioni elementari in cui il fattore di pericolo è presente è successivamente individuare le misure organizzative, tecniche, procedurali, DPI e DPC necessari per ridurre i rischi entro un livello di accettabilità.
Il percosso di valutazione e pianificazione della sicurezza inizia:
a) definendo il contesto lavorativo (nel ns esempio si tratta di un lavoro all’interno di uno scavo a trincea)
b) la quantificazione del rischio valutandone la probabilità di accadimento e la gravità.
Il valore numerico che indica l’entità del rischio viene calcolata tenendo presente tre elementi:
- La probabilità di accadimento (P)
- La gravità del danno (D)
L’entità del rischio “R” viene calcolata con la seguente formula:
R = (P x G)
Stabilito il valore del rischio iniziale Ri si perviene al rischio residuo Rr introducendo nel processo di valutazione un parametro K di riduzione stimato in base a fattori non considerato nel calcolo iniziale…
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