Il rischio da temperature elevate nei cantieri edili: gli effetti del caldo sulla salute
Diverse tipologie di lavoratori possono essere esposte, per la loro occupazione, a temperature ambientali elevate ed essere quindi maggiormente a rischio di sviluppare disturbi associati al caldo, in particolare se viene svolta una attività fisica intensa all’aperto (edilizia, cantieristica stradale, agricoltura, etc.).
Pertanto, i gruppi professionali a rischio devono essere informati sulle possibili misure da adottare per prevenire gli effetti negativi dell’esposizione al caldo e su come riconoscere i segni e i sintomi dello stress termico e del colpo di calore.
La prevenzione nei luoghi di lavoro riveste quindi una grande importanza per ridurre il rischio di danni alla salute dei lavoratori dovuti all’eccessiva esposizione alle alte temperature.
A tal proposito è stato elaborato a cura del COMITATO REGIONALE DI COORDINAMENTO EX ART. 7 D. LGS. 81/08 – REGIONE TOSCANA un documento che si propone di fornire un contributo alle imprese, a tutti i soggetti della prevenzione ed ai lavoratori per valutare il rischio conseguente ad esposizione ad alte temperature nei cantieri edili e per adottare conseguenti misure di prevenzione.
Il documento, suddiviso in tre parti, analizza gli effetti del caldo sulla salute umana, la normativa di riferimento per quanto riguarda la sicurezza, esempi di misure di prevenzione e protezione nel settore edile.
Per scaricare il documento originale
Di seguito sono riportate le possibili misure di prevenzione indicate nel documento suddetto che, pur non costituendo obbligo per le imprese che possono adottare diversi criteri per la valutazione del rischio ed altre misure di prevenzione, forniscono una modalità (in questo caso validata preventivamente dagli organi di vigilanza) per adempiere agli obblighi di legge relativamente al rischio di alte temperature nei cantieri edili.
Prevenzione e protezione nel settore edile: le azioni
ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
- Termometro ed igrometro a disposizione in cantiere (anche facendo ricorso a strumentazione commerciale di costo contenuto e di semplice ed immediata lettura) possono consentire alle imprese di sapere se il loro cantiere rientra nell’ambito delle previsioni del sistema di allarme HHWWS, che fa stime su ambiti territoriali regionali, o si trova in condizioni più favorevoli o sfavorevoli.
- Programmare pause:
- indicativamente, ma non tassativamente, 10 min/h (la durata delle stesse può essere determinata sulla base delle condizioni di rischio dei singoli cantieri);
- programmate dall’impresa ed attuate dal preposto (non lasciate alla determinazione del singolo lavoratore);
- in un luogo possibilmente fresco o comunque in aree ombreggiate;
- in assenza di aree ombreggiate (stesura asfalto) prevedere ombrelloni da cantiere.
- Programmare i lavori più faticosi in orari con temperature più favorevoli.
- Programmare sospensione dei lavori nelle ore più calde [possibilità CIG riconosciuta dall’INPS per condizioni meteorologiche avverse, a partire dalla condizione di temperature superiori a 34°].
- Programmare una rotazione nel turno fra i lavoratori esposti.
- Garantire la disponibilità di acqua nei luoghi di lavoro:
- ad uso potabile, con aggiunta di integratori minerali;
- per il rinfrescamento dei lavoratori nei periodi di pausa.
- Evitare lavori “isolati”.
- Programmare i turni di lavoro dei lavoratori maggiormente “fragili”, nelle ore meno calde con pause programmate più lunghe oppure la sospensione dal lavoro.
- Vietare l’assunzione di bevande alcoliche.
INFORMAZIONE / FORMAZIONE / ADDESTRAMENTO
- Informazione dei lavoratori su:
- possibili problemi di salute causati dal calore;
- segni e sintomi premonitori;
- necessità di consultare il proprio medico di famiglia relativamente ad eventuali modifiche /sospensioni dei trattamenti farmacologici in corso;
- non lavorare “a torso nudo”.
- Formazione specifica degli addetti al PS aziendali:
- possibili problemi di salute causati dal calore;
- segni e sintomi premonitori;
- nozioni specifiche di primo soccorso.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE ED INDUMENTI DA UTILIZZARSI DURANTE IL LAVORO
- Mettere a disposizione idonei dispositivi di protezione individuali ed indumenti protettivi:
- cappelli a tesa larga e circolare per la protezione di capo, orecchie, naso e collo;
- occhiali per protezione dai raggi solari;
- abiti leggeri di colore chiaro e di tessuto traspirante (cotone);
- abiti ad alta visibilità in cotone;
- scarpe di sicurezza/protezione di modello estivo;
- creme protettive solari [UV].
I COMPITI DEL DATORE DI LAVORO
- Nella Valutazione Dei Rischi deve essere valutato il rischio da ondata di calore, con le adeguate previsioni di modalità di eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle conoscenze.
- Nel POS prevedere le misure specifiche in base al periodo di lavorazione, tipologia di lavori, organizzazione del cantiere, anche in relazione alle misure previste nel PSC.
- Informazione e formazione dei lavoratori:
- sui possibili problemi di salute causati dal calore, sintomi del colpo di calore;
- misure di prevenzione previste dal DVR, PSC, POS;
- utilizzo dei DPI;
- specifica formazione per gli addetti al PS aziendale e di cantiere.
I COMPITI DEL MEDICO COMPETENTE
- Valutazione stato di salute e terapie in corso (identificazione soggetti fragili).
- Partecipazione alla VDR ed alla stesura delle misure di prevenzione protezione e dpi necessari.
- Identificazione di malattie come cardiopatie, malattie renali, diabete, obesità, BPCO e di abitudini voluttuarie che possono ridurre anche drasticamente la resistenza dell’individuo all’esposizione a calore.
- nell’ambito delle visite mediche preventive e periodiche espressione di giudizio di idoneità che tenga conto anche di questo fattore di rischio con conseguente valutazione della opportunità di introdurre, ove ne ricorra la necessità, indicazioni, prescrizioni o limitazioni legate alle condizioni di salute di singoli lavoratori.
I COMPITI DEL CSP
- Redazione PSC con misure preventive e protettive da adottare in caso di ondata di calore.
I COMPITI DEL CSE
- Verificare l’applicazione delle misure preventive e protettive, presenti nel PSC, da adottare in caso di ondata di calore.
- Verificare contenuti POS complementari alle misure previste dal PSC.
- Valutare possibilità di sospensioni dei lavori in situazione di elevato rischio in corso di ondata di calore.
- Convocare una riunione di coordinamento pre-estiva.
- Convocare una riunione di coordinamento il giorno iniziale del periodo oggetto di allerta.
I COMPITI DEL RLS/RLSt
- Consultato preventivamente e tempestivamente in ordine alla valutazione dei rischi, alla individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della sprevenzione nella azienda o unità produttiva.
- Riceve le informazioni e la documentazione aziendale inerente alla valutazione dei rischi e le misure di prevenzione relative.
- Promuove l’elaborazione, l’individuazione e l’attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei lavoratori.
- Fa proposte in merito alla attività di prevenzione.
- Può fare ricorso alle autorità competenti qualora ritenga che le misure di prevenzione e protezione dai rischi adottate dal datore di lavoro o dai dirigenti e i mezzi impiegati per attuarle non siano idonei a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.
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