Rischio sismico – Sicurezza Lavoro
Il modulo Rischio Sismico permette di valutare in maniera qualitativa il rischio sismico nei luoghi di lavoro secondo le seguenti normative:
- DM 14/01/2008, che individua le norme tecniche per le costruzioni
- Circolare 02/02/2009 n. 617, che ne indica le istruzioni per l’applicazione di tali norme
- D.P.C.M. 05/05/2011
- Decreto Legge 06/06/2012 n. 74 coordinato con la legge di conversione 01/08/2012 n. 122
Il modulo è vendibile a sé stante (quindi non necessita di altri moduli) e richiede pertanto di una licenza per essere abilitato.
Per il calcolo di questo rischio, una volta stabilita la tipologia costruttiva, se Prefabbricato in C.A. o se C.A. in opera, bisogna compilare una check-list, suddivisa in 3 parti:
- Collegamenti
- Tamponamenti
- Scaffalature
Effettuata la verifica dei rischi legati alla presenza di collegamenti, tamponamenti e scaffalature, in funzione delle risposte date, vengono individuate delle misure di compenso e viene calcolato il livello di rischio sia parziale che totale.
Il datore di lavoro in questo modo viene messo nelle condizioni di dover considerare o meno la necessità di procedere ad un intervento strutturale che può essere di adeguamento o semplice miglioramento ma che comunque vada a ridurre il rischio in relazione alla fattibilità dell’intervento.
La valutazione del rischio sismico è principalmente rivolta ai titolari di attività, imprese, ecc., i quali devono garantire per legge la sicurezza (sotto diversi aspetti) del luogo di lavoro, e in questo ambito c’è anche la sicurezza sismica del fabbricato in cui si opera.