UNI 10779-2021: cosa è cambiato
UNI 10779 2021: progettare a “regola d’arte”
Data pubblicazione: 18/05/2021
Ogni professionista è a conoscenza del flusso da seguire per progettare un impianto “a regola d’arte”. Fondamentale è la valutazione del rischio dell’attività stessa che consentirà di effettuare la scelta del giusto livello di pericolosità da assegnare all’impianto. Si passa poi alle fasi di progetto ed esecuzione, al calcolo idraulico, fino ad arrivare alle fasi di posa in opera, di collaudo e successiva manutenzione dell’impianto realizzato.
La figura fondamentale del professionista antincendio ed il suo importante ruolo nel progettare a “regola d’arte” (valutando il giusto livello di rischio, le misure e gli interventi da adottare specifici per ogni tipologia di attività) trova un riferimento all’interno della UNI 10779 2021 al paragrafo 9, in modo più specifico al punto 9.1.1 cita:
La relazione tecnica deve includere, inoltre, la conferma che l’impianto è stato progettato in conformità alla presente norma oppure deve fornire le informazioni relative ad ogni scostamento dai requisiti della stessa e le relative motivazioni, sulla base delle informazioni disponibili e dell’applicabilità della norma al caso specifico.
La UNI 10779 pur non essendo una norma obbligatoria, ma di applicazione volontaria, specifica i requisiti che una rete idranti deve possedere e le modalità attraverso le quali la stessa deve essere realizzata e gestita.
Pur non trovando stravolgimenti nei requisiti richiesti e nei parametri idraulici da rispettare per la progettazione di una rete ad idranti, ad una attenta lettura della norma si nota quanto importanti invece siano le modifiche apportate per alcune definizioni. Modifiche rivolte a chiarire ed a rendere di facile interpretazione e applicazione la norma stessa. Già nella sezione Termini e Definizioni, al Paragrafo 3, è stato introdotto il concetto di Compartimento Antincendio, elemento fondamentale all’interno del quale estendere la protezione antincendio stessa, mentre, per quanto riguarda gli impianti di protezione per le reti all’aperto (trattate già nella precedente versione della Uni 10779) troviamo al punto 7.5.2.1, una indicazione più esaustiva riguardo al posizionamento degli erogatori e alle relative distanze: Si parla di distanza dall’area protetta e non più dall’attività, proprio per venire incontro alle esigenze delle varie attività oggetto di impianto.
Altra modifica la troviamo nel prospetto B2 della norma, dove, oltre a specificare l’erogazione minima di 300 l/min dell’erogatore adibito al rifornimento dei mezzi dei VVF, e la durata che deve corrispondere, come minimo, a quella derivante dal relativo livello di pericolosità, viene indicato che l’erogatore deve essere collegato alla rete pubblica o privata (Acquedotto) oppure, in subordine, derivato dalla stessa rete idranti prevedendo il contemporaneo funzionamento con la protezione di capacità ordinaria.
La vera novità è proprio questo aspetto che una volta per tutte chiarisce che il terminale di ripresa per i VVF non deve essere considerato senza contemporaneità con la rete interna, ma costituisce un elemento essenziale che però non deve compromettere, in caso di utilizzo, il regolare funzionamento della rete antincendio.
CPI win Impianti – Idranti è il software per la progettazione di reti idriche ad idranti, naspi e monitori. Il software non presenta limitazioni nella geometria della rete, né sul numero di terminali impiegati.
Il tool di Classificazione del rischio consente di identificare il corretto livello di pericolosità dell’attività da trattare sia secondo le prescrizioni derivanti dalle Attività regolamentate da specifica normativa che nel rispetto della UNI 10779-2021. L’utente è comunque libero di assegnare delle caratteristiche idrauliche specifiche ai terminali da impiegare nel progetto.
Il software permette di disegnare tramite input ad oggetti qualsiasi tipologia di rete. E’ possibile importare delle planimetrie di sfondo in dwg o dxf, sulle quali disegnare la rete; utilizzare file in dwg o dxf nei quali è già presente la rete disegnata e convertirli in oggetti e tubazioni del programma; infine, l’utente può importare da un file IFC le piantine dell’edificio sulle quali disegnare l’impianto le cui informazioni, completata la procedura di calcolo, potranno a loro volta essere esportate in formato IFC.
L’utente può personalizzare graficamente il progetto assegnando colori diversi agli oggetti (alimentazioni, terminali e valvole) ed alle tubazioni, diversificandoli sia per layer di disegno, sia, nel caso di tubazioni, specificare uno stile linea ed uno spessore per differenziare la tipologia di materiale impiegato e la tipologia di posa (interrato o fuori terra) In qualsiasi momento la funzione di check up consente di monitorare la correttezza del disegno, indicando all’utente le anomalie da gestire eseguendo un focus sul punto della rete dove l’errore è presente.
Il calcolo dimensiona e/o verifica la rete, l’utente ha comunque la possibilità di fissare i diametri e modificare alcuni parametri di calcolo. Inoltre può avvalersi di un ricco archivio Pompe, archivio che può essere modificato e implementato dall’utente stesso, così come per tutti gli altri archivi del programma: archivi materiali tubazioni, archivi terminali ecc..
Il programma restituisce dettagliati computi metrici e relazioni tecniche ed elaborati grafici personalizzabili da parte dell’utente a seconda dei propri gusti e necessità.
Software correlati