La valutazione dei rischi nei lavori in quota
(A cura del Geom. Parisi Giuseppe – consulente per la sicurezza Namirial S.p.A.)
La sicurezza è un requisito imprescindibile per la corretta esecuzione delle lavorazioni, pertanto occorre pianificarla in modo adeguato e assicurarsi che sia garantita definendo anche i soggetti incaricati alla loro attuazione e la relativa tempistica.
Nei cantieri edili la progettazione e la pianificazione della sicurezza avviene mediante la redazione di piani specifici, strumenti efficaci e operativi per la gestione dei rischi reali preventivamente individuati e valutati.
In breve si forniscono alcune indicazioni sui citati piani:
- Il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) che il CSP o CSE redige su incarico del committente o responsabile dei lavori nei cantieri in cui è prevista la presenza di 2 o più imprese esecutrici anche non contemporanea.
- Il Piano sostitutivo di Sicurezza (PSS) nei cantieri pubblici in cui non è obbligatoria la redazione del PSC, per la presenza di un’unica impresa esecutrice, redatto dal datore di lavoro dell’impresa appaltatrice (ha gli stessi contenuti del PSC eccetto i costi della sicurezza).
- Il Piano Operativo di Sicurezza (POS), documento che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice redige per la pianificazione della sicurezza in riferimento al singolo cantiere specifico.
I cantieri edili costituiscono un settore di attività che espone i lavoratori a rischi particolarmente elevati (es. caduta di persone dall’alto), in cui misure generiche e non adeguate influiscono in maniera significativa sugli infortuni.
In questo articolo proveremo a progettare e pianificare la sicurezza nei lavori in quota, adottando una metodologia di valutazione che corrisponde a criteri di semplicità, brevità e comprensibilità, in modo da predisporre uno strumento operativo (vedi scheda), idoneo e completo di pianificazione degli interventi di prevenzione.
Per la gestione dei rischi associati al fattore di pericolo “Caduta dall’alto di persone” seguiremo il modello di analisi, valutazione e trattamento del rischio proposto dalla norma UNI 31000:2010.
Per chi non conosce la norma la figura 2 mette in evidenza schematicamente gli elementi che concorrono al processo di gestione del rischio.
Per una corretta pianificazione della sicurezza è necessario preliminarmente condurre un’analisi e una valutazione dei rischi per tutte le attività e le lavorazioni elementari in cui il fattore di pericolo è presente e, successivamente, individuare le…
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